Tre i luoghi in cui ha scelto di vivere:
L' Abruzzo, che gli ha dato il respiro. Il Sudtirolo che gli dà il pane quotidiano. Vienna.
Sono nato il 28 settembre.
Una volta contavo i giorni che mi separavano dal mio compleanno.
Oggi invece rappresenta quasi un appuntamento con la malinconia.
Se fossi nato il 28 dicembre - per menzionare una data qualsiasi - sarebbe stato lo stesso.
Per celebrare le nozze col tedesco, di cui mai mi sono disinnamorato, agli inizi degli Anni 2000 Mia Madre mi invitò a trasferirmi in Sudtirolo, l'unica isola tedesca in Italia.
Mi feci la valigia e lasciai Casoli, un ameno paese in provincia di Chieti seduto su una collina.
Gli ulivi attorno sono le sue ancelle.
Quando la torre campanaria e il castello ducale mi sbucano in foto, vibro.
Dall'esortazione di Mia Madre sono passati venti anni e io vivo ancora in Sudtirolo.
Non mi dispiace affatto, ma le montagne ingabbiano l'uomo. Quindi anche me.
Dal 2011 ho preso a frequentare Vienna.
Ci vengo ancora con lo stesso entusiasmo e la stessa ossessione di nove anni fa.
Per strada e nel vecchio tram risalente a Francesco Giuseppe la gente mi saluta credendo che io viva a Vienna.
Nel 2014 ne parlai con Mia Madre.
Ho raccontato questo aneddoto a uno dei cigni sul Danubio. Altro non ha fatto che confermare quello che allora Mia Madre disse al telefono.